Salumificio Verza: oro e salumi


La prestigiosa rivista di settore "Premiata salumeria italiana" ci dedica un articolo in cui si parla della nostra preziosa linea Aurum
di Gian Omar Bison

Salumificio Verza: oro e salumi

Per il cinquantesimo anniversario della veneta Verza Salumi nasce la linea Aurum, alta salumeria personalizzabile con oro 23 K. Andrea Toniolo, titolare e terza generazione della famiglia in azienda, racconta le ultime novità di prodotto, tra freschi, stagionati e attenzione al mercato

Storia e prodotti di questi primi 50 anni

Le origini del Salumificio Verza risalgono ai primi del ‘900 quando nonno ANTONIO TONIOLO detto “Verza” era solito macellare bovini e suini allevati nella valle. Antonio aveva l’abitudine di conservare le carni in una grotta riempita di neve e ghiaccio che lui stesso trasportava sul carretto salendo sull’altipiano dei Fiorentini. E, sempre con lo stesso mezzo, poi girava per i paesi vicini vendendo i suoi prodotti al dettaglio. Sulla scia di questa tradizione famigliare iniziata a Velo d’Astico (VI), il figlio di ANTONIO, ANTONIO, stesso nome, fonda nel 1968 il Salumificio Verza.

Andrea, dalla fine degli anni ‘70, ha iniziato a frequentare il laboratorio di famiglia e, terminata la scuola, ha iniziato ad affiancare il padre nella produzione di salumi freschi e stagionati. Nel 2001 il passaggio di testimone da padre in figlio.

Il core business del salumificio sono i prodotti a base di carne suina ma da una decina d’anni hanno sviluppato un nuovo salume, la Verzaola di tacchino, che è una bresaola fatta con fesa di tacchino 100% italiano, stagionata a freddo per circa 70 giorni. «Questo prodotto — afferma Andrea — in fase di stagionatura perde circa il 50% del suo peso e alla fine otteniamo un prodotto ricco di proteine e con pochi grassi e calorie».

Per quanto riguarda il maiale, le carni vengono acquistate da allevatori certificati delle province di Parma, Mantova e Trento. «Questi allevatori sono in grado di garantirci, oltre all’origine dei maiali (nati, allevati e macellati in Italia), anche il benessere e la corretta alimentazione degli animali. Un’alimentazione varia che prevede l’utilizzo in percentuali diverse, e a seconda della fase di sviluppo dell’animale, di mais, orzo, crusca e mangimi proteici appositamente studiati. Oltre a questi stiamo portando avanti alcuni progetti con degli allevatori locali che allevano i maiali allo stato brado e semibrado per la realizzazione della nuova linea Verza 1968 fatta con tutte le parti nobili del maiale». Verza Salumi lavora e trasforma circa 385 tonnellate di carne suddivise principalmente in circa 25 tonnellate di sopresse e 12 tonnellate di salami e una forte componente di prodotti freschi come la salsiccia (200 tonnellate) e la salamella (49 tonnellate). Per la produzione di sopresse, salami e salsiccia fresca vengono utilizzati solamente budelli naturali. «A seconda del prodotto fresco o stagionato — precisa Andrea — le carni possono essere aromatizzate manualmente, aggiungendo le spezie direttamente all’interno dell’impastatrice o attraverso una zangola nel caso di tagli anatomici. Questo permette al sale ed alle spezie di penetrare all’interno del singolo pezzo di carne.

Sui prodotti freschi non utilizziamo nessun tipo di conservante, mentre sui prodotti stagionati utilizziamo prevalentemente il nitrato di potassio e, solo in alcuni casi, anche il nitrito di sodio. In entrambi i casi i dosaggi sono contenuti e comunque ben al di sotto dei limiti consentiti.

Per quanto riguarda i prodotti stagionati nella linea di salami e sopresse Suprema non vengono utilizzati conservanti. Sempre a seconda del prodotto utilizziamo anche degli antiossidanti che servono per mantenere il colore naturale della carne. Utilizziamo l’acido ascorbico (vitamina C) ed un suo derivato che è l’ascorbato di sodio.

Una cosa importante — continua — è che la nostra azienda artigianale produce ancora come si faceva negli anni ‘60, senza l’utilizzo di starter batterici e di zuccheri aggiunti o altri acceleratori di stagionatura. Questo cosa significa? Significa che i prodotti seguono un ciclo di maturazione lento e naturale. Inoltre, a maggio 2021 abbiamo ottenuto tre nuove certificazioni: IFS, BRC e DTP 108 per l’assenza di glutine adottando così nuovi e ulteriori standard tra i più elevati nell’ambito della sicurezza alimentare».

Al momento sono impiegati 11 addetti e l’azienda ha realizzato un fatturato di circa 1,9 milioni di euro nel 2019 e 1,4 milioni di euro nel 2020, a ristorazione chiusa.

I prodotti vengono distribuiti attraverso grossisti che seguono ristorazione e macellerie in Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia. «Serviamo poi direttamente alcune macellerie, gastronomie, salumerie e ristoranti e a questo si aggiunge la parte al dettaglio che vendiamo attraverso lo spaccio aziendale. Le macellerie e la ristorazione servite direttamente rappresentano il 10% del venduto e il resto viene distribuito tramite grossisti.

Tutta la produzione viene fatta presso la sede di Cogollo del Cengio (VI). Per il momento non abbiamo intenzione di aprire un nuovo stabilimento o laboratorio in quanto attualmente potremmo tranquillamente sostenere un incremento produttivo del 40%».

Aprire un ristorante a marchio Verza? «Ad oggi non abbiamo considerato questa eventualità, anche se sappiamo di aziende che hanno avviato un’attività di ristorazione collegata al salumificio. Oggi più che mai investimenti come questo devono essere ponderati, tanto più considerato che la ristorazione da oltre un anno e mezzo sta attraversando notevoli difficoltà».