La “sopressa in tecia”, come suggerisce il nome dialettale (“tecia” significa “teglia”), è una tipica ricetta veneta, che viene preparata utilizzando uno dei salumi caratteristici della regione, ossia la sopressa.
Per iniziare a preparare la "soppressa in tecia" tagliarla con un coltello, cercando di ottenere delle fette molto regolari e piuttosto spesse. Prendere una padella e mettervi a soffriggere la cipolla, precedentemente tritata sul tagliere, soffriggendola assieme ad un filo d'olio e ad un paio di noci di burro.
Quando risulterà imbiondita spegnere il fuoco e versare l'aceto di vino bianco, aggiungendo un pizzico di sale. Preparare un'altra padella ungendo la sua superficie con poco olio e burro, quindi versare le foglie di lauro e il rosmarino e metterla sul fuoco. Aggiungere le fette di soppressa, una per volta, lasciando sufficiente spazio tra una fetta e l'altra in modo da poterle girare con facilità a metà cottura; se le fette sono molte usare due padelle distinte.
A questo punto utilizzare la miscela di cipolle e aceto per cospargere la soppressa, continuando la cottura per pochi secondi; è importante cuocerla molto rapidamente per evitare che le fette possano indurirsi. È possibile proporre una versione della ricetta ancora più ricca e gustosa semplicemente aggiungendo agli ingredienti del radicchio di Treviso tardivo. Quest'ultimo andrà ridotto a piccoli tocchi e aggiunto nella padella alle fette di soppressa, cuocendolo per 3 o 4 minuti.
Una preparazione che si abbina perfettamente alla ricetta della "sopressa in tecia" è la polenta, che può essere servita sia tenera che ridotta in fette da abbrustolire in forno; in entrambi i casi versare qualche goccia di aceto balsamico sulla polenta, per conferirle un sapore davvero speciale. Per i più golosi, prima di mettere le fette di polenta in forno, aggiungere su ognuna di esse del formaggio, in modo che possa sciogliersi.
La “sopressa in tecia”, come suggerisce il nome dialettale (“tecia” significa “tegame”), è una tipica ricetta veneta, che viene preparata utilizzando uno dei salumi caratteristici della regione, ossia la sopressa.
Per iniziare a preparare la "soppressa in tecia" tagliarla con un coltello, cercando di ottenere delle fette molto regolari e piuttosto spesse. Prendere una padella e mettervi a soffriggere la cipolla, precedentemente tritata sul tagliere, soffriggendola assieme ad un filo d'olio e ad un paio di noci di burro.
Quando risulterà imbiondita spegnere il fuoco e versare l'aceto di vino bianco, aggiungendo un pizzico di sale. Preparare un'altra padella ungendo la sua superficie con poco olio e burro, quindi versare le foglie di lauro e il rosmarino e metterla sul fuoco. Aggiungere le fette di soppressa, una per volta, lasciando sufficiente spazio tra una fetta e l'altra in modo da poterle girare con facilità a metà cottura; se le fette sono molte usare due padelle distinte.
A questo punto utilizzare la miscela di cipolle e aceto per cospargere la soppressa, continuando la cottura per pochi secondi; è importante cuocerla molto rapidamente per evitare che le fette possano indurirsi. È possibile proporre una versione della ricetta ancora più ricca e gustosa semplicemente aggiungendo agli ingredienti del radicchio di Treviso tardivo. Quest'ultimo andrà ridotto a piccoli tocchi e aggiunto nella padella alle fette di soppressa, cuocendolo per 3 o 4 minuti.
Una preparazione che si abbina perfettamente alla ricetta della "sopressa in tecia" è la polenta, che può essere servita sia tenera che ridotta in fette da abbrustolire in forno; in entrambi i casi versare qualche goccia di aceto balsamico sulla polenta, per conferirle un sapore davvero speciale. Per i più golosi, prima di mettere le fette di polenta in forno, aggiungere su ognuna di esse del formaggio, in modo che possa sciogliersi.